Una delle caratteristiche intrinseche che tutte le aziende intrinseche che tutte le aziende moderne dovrebbero possedere risiede nella capacità di evolvere in relazione a stimoli interni ed esterni, in modo veloce e plastico.
L’agile management, dalla traduzione dell’inglese “essere agili”, rappresenta ed incarna la capacità propria di un’organizzazione di modellarsi simultaneamente alle evoluzioni interne ed esterne del contesto in cui opera.
Su cosa lavorare per diventare più “agili?”
Parole chiave di questa metodologia sono flessibilità, semplificazione e focus sugli individui.
La personalità di ogni membro dell’organizzazione devono essere messe in luce.
Non basta adottare un modello che si occupi soltanto di nuovi progetti e di processi in generale, ma è necessario pensare ad un approccio che valorizzi la gestione delle risorse sotto tutti gli aspetti, tenendo conto quindi delle emozioni, delle necessità e delle relazioni interpersonali di ogni persona dell’organizzazione.
Le competenze di un team ben assortito devono essere multidisciplinari e trasversali, comprendendo anche figure esterne all’azienda, con l’obiettivo di gestire in modo più ottimale possibile tutte le sfide quotidiane.
Dove intervenire con l’agile management in azienda?
L’agile management è utile sia per le Pmi, per migliorare il controllo e lo sviluppo della propria strategia facilitando un nuovo “mindset”, sia per le grandi imprese, per rendere più fluida l’attuazione della propria strategia semplificando processi e procedure.
Il risultato finale dovrebbe essere lo stesso per tutti.
A livello soft, il traguardo è il massimo coinvolgimento delle persone, senza il quale non si possono raggiungere gli obiettivi di business; a livello hard, invece, l’obiettivo è una vera semplificazione per sfruttare le opportunità offerte da nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, delegando attività routinarie o che richiedono molto tempo e focalizzandosi su quelle ad alto valore aggiunto.