La consapevolezza di sé come strumento per la crescita personale e lavorativa

Quando a lavoro non vieni ascoltato, tu reagisci aggredendo o scappando?

Sapresti definire quali sono i tuoi punti forti e le tue aree di miglioramento?

Cosa ti succede quando devi affrontare una riunione importante?

La consapevolezza di sé ha a che fare con il conoscere se stessi e, credetemi, non è una cosa così semplice. 

Essere consapevoli significa saper identificare:

  • i nostri punti di forza,
  • le nostre aree di miglioramento,
  • le modalità di azione che ci contraddistinguono,
  • le nostre preferenze, desideri e bisogni,
  • le nostre emozioni.

La consapevolezza emotiva, che deriva dalla più generale intelligenza emotiva definita da Daniel Goleman, è la base per una buona consapevolezza di sé e consiste nel saper riconoscere i segnali emotivi del proprio corpo e dare un nome alle emozioni che si provano e che ci “informano” su quello che sentiamo e proviamo.

Conoscere noi stessi ci permette di avere una vita intensa, ci permette di coltivare relazioni che ci fanno bene e nelle quali faccia bene agli altri, ci permette di avere “successo” qualsiasi sia il significato personale che attribuiamo a questa parole, ecc.

La consapevolezza personale nasce dall’osservazione senza giudizio, pertanto è importante allenarsi ad osservare e osservarsi, ascoltare ed ascoltarsi partendo dalle percezioni dei nostri sensi: cosa vedo? cosa sento? che emozioni ho provato?

In questo modo alleneremo la nostra consapevolezza personale nel “qui ed ora”, competenza fondamentale nella vita di tutti i giorni e anche a lavoro.

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